Paolo Pratesi

paolo pratesi

PERCORRO SENTIERI ALLA RICERCA DI ME,”CERCO DI DIPINGERE CON L’OBIETTIVO LE EMOZIONI CHE MI ATTRAVERSANO”

Forse Paolo, inizialmente, fu soprattutto affascinato dalle immagini e dai colori degli oggetti che, sulla scena del mondo, intorno a lui vedeva e di cui incominciava a fissare i contorni attraverso le inquadrature, che dagli occhi spontaneamente gli nascevano. Ma, in seguito, le sensazioni e le emozioni ,che da quei colori e da quelle forme scaturivano, lo catturarono e non lo lasciarono più, toccandolo in profondità.
E fu cosi che incominciò a desiderare, sempre più consapevolmente, di penetrare il segreto di quelle immagini, di quelle forme ,di quei frammenti di vita che vi si riproducevano, e che sembravano sempre più rispecchiare ora anche le luci e le ombre del suo mondo interiore. Era il suo linguaggio personale che stava emergendo e prendendo forma, quel linguaggio che le parole della lingua parlata diurna non avevano potuto o saputo esprimere. Era un’altra lingua ,quella profonda e notturna dell’inconscio che finalmente trovava riconoscimento e poteva confrontarsi e dialogare con la luce della coscienza.
E Paolo si scopri sperimentatore, lungo un percorso di ricerca che lo portò, con spontaneità e naturalezza, a confrontarsi col mistero della creazione d’arte in fotografia. Il fatto è che Paolo aveva intuito in quella sua passione, e via via riconosciuto, il lavoro che il fondo immaginale della psiche stava producendo, lasciando emergere lo specchio dell’anima. Finalmente, in quello specchio trovava espressione simbolica tutta la complessità del suo mondo interiore: l’inquietante presenza di domande senza risposta, la paura, l’angoscia e l’ansia che da li scaturivano; insisteva, però anche, il luminoso controcanto di una potenzialità di forze sorgive che lo spingevano verso un insopprimibile e profondo desiderio di vita armonica ed essenziale.
Da qui, nelle sue foto, quella ricerca di catturare e riprodurre le segrete armonie nei profili naturali e umani, nelle loro linee e suggestioni essenziali. Da qui, anche, l’esito astratto dei suoi lavori che giocano sempre più sui movimenti e contrasti di luci e ombre, nella fluidità dello spazio e delle forme suggerite ed essenzializzate.

Testo di Anita Buccianti.

 

FRAMMENTI